Matteo Mazzini
7 Novembre, 2024
Nelle scorse settimane INAIL ha presentato e pubblicato la relazione annuale infortuni e malattie professionali relativa al 2023.
Lo scorso anno sono stati denunciati all’Inail oltre 590mila infortuni (-16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono provvisoriamente 375.578 (pari al 64% delle denunce), di cui il 18,1% avvenuti “fuori dall’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
Il 79,2% degli infortuni in complesso del 2023 si concentra nella gestione assicurativa Industria e servizi, il 4,5% in Agricoltura e il 16,3% nel conto Stato. L’analisi per settore di attività economica della gestione Industria e servizi evidenzia, al netto dei casi non codificati, che un quarto degli infortuni in occasione di lavoro del 2023 è concentrato nel comparto manifatturiero, seguito da Sanità e assistenza sociale (14%), Costruzioni (13%), Trasporto e magazzinaggio (12%) e Commercio (11%).
Contrariamente a quanto avviene per gli infortuni, anche nel 2023 si è confermato il trend di crescita delle richieste di malattie professionali (oltre 72.000 richieste per un aumento pari al +19,8% rispetto al 2022). Tale incremento era atteso dopo la flessione legata alla pandemia da Covid-19 che ha caratterizzato sia il 2020 (45mila denunce) sia in
minor misura il 2021 (poco più di 55mila).
Le patologie muscolo-scheletriche sono ormai da anni le più frequenti e nel 2023 rappresentano quasi il 71% del totale: più di 51mila denunce ripartite tra disturbi dei tessuti molli (47,6%, principalmente epicondiliti, sindrome della cuffia dei rotatori e lesioni della spalla) e dorsopatie (42%, soprattutto disturbi, degenerazioni ed ernie dei dischi intervertebrali). Seguono distanziate le malattie del sistema nervoso (sindromi del tunnel carpale in particolare), con oltre 8.500 denunce, e quelle dell’orecchio (ipoacusie e sordità) con quasi 4.800 casi.
Alla luce di questi numeri, si sottolinea l’importanza per le aziende di mettere in atto tutte quelle misure di prevenzione e protezione volte a ridurre i rischi (possibilmente eliminandoli) o comunque a mitigare eventuali impatti sui lavoratori. In questa ottica si inseriscono anche i progetti di benessere dei lavoratori come quello proposto da FIASA in collaborazione con lo Studio Centrum di Matteo Cavalca.
Il progetto ha l’obiettivo primario di promuovere la sensibilizzazione dei lavoratori sui disturbi muscolo-scheletrici e diffondere la conoscenza di comportamenti virtuosi in grado di ridurne l’incidenza sia in materia di salute che di sicurezza attraverso la realizzazione di piani personalizzati di assistenza fisioterapica.
Gli interventi, da svolgersi presso le aziende interessate, si configurano in una prima parte formativa teorica nella quale vengono trattati i temi relativi ai rischi conseguenti alle errate posture che si assumono durante le diverse attività lavorative. Successivamente si procederà con una seconda parte di natura pratica, durante la quale il fisioterapista proporrà ai lavoratori alcuni esercizi di breve durata che hanno il compito di scaricare le tensioni accumulate durante lo svolgimento del lavoro. Questi, non necessitando di particolari attrezzature, possono poi essere svolti anche durante le pause lavorative nei giorni successivi agli incontri programmati.
Si tratta di percorsi differenti e personalizzabili in ragione delle attività lavorative svolte dai dipendenti e, al termine delle sedute, verrà messo a disposizione delle aziende il materiale video utilizzato durante gli incontri, per dar modo all’azienda di distribuirlo ai lavoratori che avranno così la possibilità di consultarlo per poter svolgere sempre nel modo corretto gli esercizi suggeriti.
Questa tipologia di intervento rientra inoltre tra le attività indicate dall’INAIL per l’ottenimento del punteggio soglia finalizzato alla riduzione del premio Inail attraverso la compilazione della pratica OT23 – modello 2025.