Covid-19: Disciplina dei test sierologici

Matteo Mazzini

4 maggio, 2020

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna n. 123 del 22.04.2020 è stata pubblicata la Delibera n. 350 del 16/04/2020 sull’utilizzo dei test sierologici per indagare la presenza del Covid – 19.

La Delibera, oltre a disporre l’avvio di uno screening regionale rivolto alle categorie professionali più esposte, fornisce prescrizioni operative e chiarimenti utili per i datori di lavoro interessati ad attivare uno screening analogo sul proprio personale:

 

– in primo luogo viene confermata la finalità di monitoraggio dello screening sierologico e la valenza diagnostica esclusiva del tampone orofaringeo;

– il percorso può essere svolto unicamente dagli enti di sanità pubblica e con vincoli ben precisi;

– si dispone il divieto di effettuare test sierologici rapidi su privati cittadini e di commercializzare kit di autodiagnosi;

– viene introdotta un’apertura per i datori di lavoro che, a proprie spese e previa autorizzazione della Regione, potranno attivare sul personale dipendente screening analoghi, a patto che questi replichino gli standard e i vincoli del protocollo regionale, fatta salva la possibilità di avvalersi di laboratori privati appositamente autorizzati dalla Regione e fermo restando il ruolo di coordinamento del Medico Competente; il datore di lavoro è inoltre obbligato a comunicare tempestivamente, tramite il Medico Competente, ai Dipartimenti di Sanità Pubblica territorialmente competenti, i risultati positivi di eventuali tamponi eseguiti, nonché i risultati complessivi dell’indagine eseguita.

 

La Delibera precisa inoltre che le attività del programma sono escluse dalla sorveglianza sanitaria obbligatoria di cui al D. Lgs. 81/08 e ne consegue che i test non sono utilizzabili ai fini del giudizio di idoneità e possono essere effettuati solo con il consenso del lavoratore, il quale dovrà ricevere una informazione adeguata sui passaggi fondamentali del percorso.

 

Le aziende che vogliono avviare le attività di screening devono richiedere l’autorizzazione, che viene rilasciata dalla Direzione Generale Cura della Persona Salute e Welfare della Regione Emilia Romagna, previa presentazione dell’apposita istanza, contenente i dati essenziali del piano.

Matteo Mazzini

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