Bonus colonnine per imprese e professionisti

Veronica Formentini

20 ottobre, 2023

Il Bonus Colonnine per imprese e professionisti sostiene l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici da parte di imprese e professionisti.

Il contributo in conto capitale è concesso ed erogato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – MASE (DM 25 agosto 2021) ed è gestito da Invitalia.

Le risorse disponibili sono pari a 87,5 milioni e sono così ripartite:

– 70 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000 euro da parte di imprese;

– 8,75 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro da parte di imprese;

– 8,75 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti.

 

Beneficiari

Imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:

– hanno sede sul territorio italiano;

–  risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;

– non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;

– sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);

– sono in regola con gli adempimenti fiscali;

– non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;

– non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;

– non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico;

– non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;

– non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;

– sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.

 

Professionisti

in possesso dei seguenti requisiti:

– presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate,  non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;

– non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

– sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;

– sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;

– sono in regola con gli adempimenti fiscali;

– non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.

Il contributo può essere richiesto per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli.

Sono ammissibili le spese sostenute successivamente al 4 novembre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Ministeriale 25 agosto 2021, n. 358, al netto di IVA, ed oggetto di fatturazione elettronica per:

 

A – L’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica:- in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:

– wallbox con un solo punto di ricarica

– colonnine con due punti di ricarica

– e/o in corrente continua:

a ) fino a 50 kW

b) oltre 50 kW

c) oltre 100 kW

 

      Con le seguenti caratteristiche:

– nuove di fabbrica

– con potenza nominale almeno pari a 7,4 kW, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase

– in regola con i requisiti minimi previsti dalla Delibera dell’Autorità di regolazione per Energia Reti e ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020, art. 4

– collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità, , cioè di proprietà dei soggetti beneficiari o da essi regolarmente detenute

– realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità, ai sensi del D.M. 37/2008 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva

Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.

 

B – La connessione alla rete elettrica così come da preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica;

 

C – Le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica.

Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo, le spese per:

– imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;

– consulenze di qualsiasi genere, ad eccezione di quelle previste alla lettera c);

– terreni e immobili;

– acquisto di servizi diversi da quelli previsti dalle precedenti lettere b) e c), anche se funzionali all’istallazione;

– autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

Il contributo in conto capitale:

– può essere concesso dal MASE per un importo pari al 40% delle spese ammissibili

– è concesso, nel limite della dotazione disponibile, nell’ambito del massimale de minimis previsto per il settore di riferimento (Regolamento UE N. 1407/2013; Regolamento UE N. 1408/2013; Regolamento UE N. 717/2014)

– non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese-

– ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di contributo.

Per le spese destinate all’acquisto e alla messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese quelle per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, si considerano i seguenti costi specifici massimi ammissibili:

– infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:

a) wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 € per singolo dispositivo;

b) colonnine con due punti di ricarica: 8.000 € per singola colonnine

– infrastrutture di ricarica in corrente continua:

a) fino a 50 kW: 1.000 €/kW;

b) oltre 50 kW: 50.000 € per singola colonnina;

c) oltre 100 kW: 75.000 € per singola colonnina.

Presenta la domanda

Tipologia 1) Per gli interventi previsti alle lettere a) e c) (domande presentate da professionisti o imprese con importo complessivo inferiore ad € 375.000)  del D.M. 358 del 25 agosto 2021 sarà possibile procedere con la compilazione della domanda online sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 10.00 del 26 ottobre 2023.

L’invio delle domande online da parte di imprese e professionisti sarà invece possibile, sempre sulla stessa piattaforma, a partire dal 10 novembre 2023 e fino al 30 novembre 2023, tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 17.00

 

NB: Il termine finale per la presentazione delle richieste di accesso al contributo pubblico può essere anticipato, nel caso di esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

 

Per tali tipologie di interventi la richiesta è unica per concessione ed erogazione  e va allegato:

-il preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva dal gestore di rete di cui all’art. 6, comma 1, lett. b) del decreto, fatto salvo il caso di connessione già esistente;

– per le sole domande di concessione presentate dai professionisti ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. c) del decreto: l’ultima dichiarazione dei redditi trasmessa all’Agenzia delle Entrate nonché, relativamente ai professionisti che non aderiscono al regime forfettario, l’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate così come risultante dal rigo VE50;

– copia delle fatture elettroniche di tutte le spese oggetto di agevolazione;

– copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario o postale, SEPA/Ri.Ba./SDD;

– copia dell’estratto conto da cui risulti l’addebito e che mostri chiaramente l’importo, la data di pagamento, nonché la causale dello stesso;

– dichiarazioni liberatorie dei fornitori in forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, corredate da copia dei documenti di riconoscimento dei dichiaranti, attestanti l’integrale pagamento delle spese oggetto di agevolazione, nonché, limitatamente alle spese di cui al comma 1, lett. a) dell’articolo 6 del decreto, lo stato “nuovo di fabbrica”;

– la dichiarazione di conformità degli impianti rilasciata dal professionista o dalla ditta in possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti ai sensi del D.M. 37/2008, completa di tutti gli allegati obbligatori;

– relazione tecnica finale, redatta secondo il modello di cui all’Allegato n. 2 al presente decreto, contenente la descrizione dettagliata delle spese complessivamente sostenute e l’attestazione dell’effettivo e corretto funzionamento della/e infrastruttura/e di ricarica nonché dell’intervenuta connessione alla rete;

– in caso di infrastruttura/e di ricarica installate sul suolo pubblico, idonei titoli abilitativi alla costruzione;

– titoli comprovanti la piena disponibilità dell’area in cui sono collocate la/e infrastruttura/e di ricarica e l’impegno a mantenere la/e infrastruttura/e di ricarica nei cinque anni successivi alla data di erogazione del contributo.

 

Per accedere alla piattaforma di domanda online, sarà necessario essere muniti di sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) e di una PEC attiva.

Invitalia esamina le domande di ammissione alle agevolazioni secondo l’ordine cronologico di ricevimento, verificando la sussistenza dei requisiti prescritti e la completezza della documentazione prodotta.

 

 

Tipologia 2) Solo per gli interventi previsti dalla lettera b) del D.M. 358 del 25 agosto 2021 “acquisti e installazioni di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000,00 euro da parte di imprese” le imprese potranno inviare la domanda di accesso al contributo esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC), attiva e risultante da Registro delle Imprese, al seguente indirizzo PEC: CRE1@postacert.invitalia.it dalle ore 10.00 del 26 ottobre 2023 e fino alle 17.00 del 30 novembre 2023.

NB: Il termine finale per la presentazione delle richieste di accesso al contributo pubblico può essere anticipato, nel caso di esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Per tali tipologie di interventi la richiesta di concessione ed erogazione si svolgono in due fasi distinte e con documentazione diversa.

 

 

veronica.formentini

Veronica Formentini
Responsabile Servizio Credito e Finanza FIASA - Federazione Industria Artigianato...

20 ottobre, 2023

Credito e Finanza