NUOVO BANDO REGIONALE PER LE START-UP INNOVATIVE

Veronica Formentini

9 dicembre, 2022

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato la delibera di Giunta regionale n. 1915 del 7 novembre 2022, con la quale si propone l’obiettivo di supportare gli investimenti connessi a risultati della ricerca e il consolidamento di start up innovative ed in particolare intende favorire lo sviluppo di iniziative lungo tutta la catena del valore, dalla “idea generation”, alla “accelerazione” fino allo “scale-up”.

Le risorse complessive per finanziare i progetti sono di 5 milioni di euro, di cui una quota pari a euro1.500.000,00 è riservata al finanziamento di progetti presentati da imprese operanti nei settori delle Industrie culturali e creative e innovazione nei servizi.

 

Beneficiari

Il bando si rivolge alle micro e piccole imprese che risultano registrate alla data di presentazione della domanda nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start up innovative (ai sensi della Legge 221/2012 e della Legge 33/2015) presso la Camera di Commercio competente per territorio. Le imprese devono possedere, alla presentazione della domanda, i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:

1. devono essere regolarmente costituite

2. debbono possedere l’unità locale in cui realizzano il progetto nel territorio della regione EmiliaRomagna. Qualora, al momento della presentazione della domanda, non risulti operativa una unità locale situata in Emilia-Romagna, dovrà risultare l’operatività della stessa entro 60 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo, pena la revoca del contributo;

3. devono risultare registrate nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start up innovative (ai sensi della Legge 221/2012 e della Legge 33/2015) presso la Camera di Commercio competente per territorio al momento della domanda. La mancanza di tale requisito non potrà essere sanata per effetto di registrazioni effettuate successivamente alla data sopra indicata. La start up innovativa, che durante il periodo di attuazione del progetto dovesse superare le soglie temporali o dimensionali previste ai sensi delle Leggi n.221/2012 e n. 33/2015, dovrà richiedere l’iscrizione nella sezione speciale riservata alle PMI innovative senza soluzione di continuità;

4. non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale in forma diretta o indiretta, per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art. 112 e ss. Del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), ed ogni altra procedura concorsuale prevista dal Decreto legislativo 14/2019, così come modificato ai sensi del D.lgs. 83/2022, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;

5. non essere destinatarie di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n, 159 o condannate con sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all’art. 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale;

6. non devono presentare le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell’art. 2 del Regolamento (UE) 2014/651 e ss.mm.ii.;

7. non devono risultare beneficiarie all’atto della domanda di un contributo a valere sul bando “AZIONE 1.4.1 DEL POR-FESR 2014/2020. BANDO PER L’ATTRAZIONE E ILCONSOLIDAMENTO DI START UP INNOVATIVE” approvato con DGR 818 del 31/05/2021; Sono escluse le imprese agricole come definite all’art. 2135 del c.c. e che sono iscritte nella apposita sezione speciale della camera di commercio dedicata alle imprese agricole.

 

Tipologie di progetti

In particolare, i progetti dovranno individuare come prevalente uno degli ambiti tematici prioritari della S3 2021-2027, insieme con almeno una attività tra quelle descritte nel perimetro dell’ambito e dovranno essere basati su una soluzione innovativa da proporre al mercato1, già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione, con un chiaro impatto in termini di sostenibilità ed in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030.
È prevista la possibilità di accompagnare i progetti con una relazione di supporto effettuata da un “soggetto accompagnatore” con cui la startup sia entrata in relazione negli ultimi 2 anni.

Gli interventi dovranno prevedere:

• sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti;

• messa a punto del modello di business;

• adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti;

• ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up);

• apertura e/o sviluppo di mercati esteri

L’investimento complessivo per la realizzazione dei progetti proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a € 100.000,00 ridotta a € 50.000,00 per le Industrie culturali e creative e Innovazione nei servizi.

 

Requisiti finanziari

Al momento della domanda, le imprese partecipanti dovranno dichiarare la modalità con cui intendono garantire copertura finanziaria al progetto. In particolare, potranno scegliere se realizzare l’intervento attraverso l’utilizzo di mezzi propri e/o ricorrere a finanziamenti esterni, purché sia rispettata la seguente formula:

CP – I= X

CP= costo indicato in domanda del progetto

I= contributo richiesto in domanda

X= costo netto del progetto al quale fornire copertura finanziaria

La copertura finanziaria sarà verificata se si otterranno risorse finanziarie almeno pari alla seguente formula:

•X= Δ CS + Δ F

Δ CS = 1) aumento del capitale sociale sottoscritto e versato rispetto al capitale sociale verificato al momento della domanda. Sarà ammissibile solo un incremento determinato da nuove risorse dei soci, anche nuovi soci rispetti alla compagine sociale al momento della domanda. Tale incremento, essendo ammesso solo con “nuove risorse” non potrà essere determinato da operazioni di trasferimento di quote di capitale netto a capitale sociale e dovrà essere effettuato successivamente alla domanda presentata. 2) finanziamento soci, fruttifero o non fruttifero: tale finanziamento dovrà essere approvato dall’assemblea dei soci successivamente alla presentazione della domanda. Nella delibera di approvazione dovrà essere esplicitato che il finanziamento è relativo alle attività progettuali presentate e dovrà anche prevedere un esplicito piano di ammortamento dello stesso. Dovrà poi essere esplicitamente indicato in bilancio con modalità tali che sia evidente ai terzi. Δ F= un incremento determinato da un finanziamento da terzi ottenuto successivamente alla domanda, dove per “terzi si intende esclusivamente:

1) finanziamento bancario ammesso nella sola versione di mutuo o prestito (pertanto nella erogazione di una determinata somma restituita dietro il pagamento di un tasso di interesse predeterminato e con un preciso piano di ammortamento);

2) Strumenti finanziari partecipativi previsti dall’art. 26 comma 7 del D.L. 179/2012;

 

Spese ammissibili

A. Acquisto o locazione /leasing di impianti e macchinari, acquisto e licenze di utilizzo di titoli di brevetti e di software. Per quanto riguarda l’acquisto di beni usati, essi sono ammissibili solo se accompagnati da relativa perizia sottoscritta da un tecnico competente2. L’acquisto dovrà essere valorizzato secondo i principi dell’ammortamento3. In caso di leasing o locazione, tali spese sono ammissibili limitatamente ai canoni inerenti il periodo del progetto;

B. Affitto/noleggio laboratori ed attrezzature scientifiche;

C. Consulenze per progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo e certificazione di soluzioni innovative, temporary management, supporto alla redazione del business plan, supporto ad analisi strategiche di mercato, supporto allo sviluppo di un piano industriale, supporto allo sviluppo di un piano di internazionalizzazione, collaborazioni a vario titolo, consulenze specialistiche;

D. Spese promozionali, per un importo massimo di € 15.000 esclusi i rimborsi per spese di vitto, viaggio e alloggio, i costi per gadget e oggettistica uso gadget, l’ingaggio di hostess, promoter o standisti;

E. Costi per personale dipendente. Sono ricompresi i soci purché rendicontati con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (massimo 10% del totale delle voci di costo A, B, C, D ai sensi dell’articolo 55 par. 1 del Reg. UE n. 2021/1060);

F. Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale delle voci di spesa A, B, C, D, E, ai sensi dell’articolo 54 del Reg. UE n. 2021/1060.

Ai fini del riconoscimento dell’ammissibilità delle spese, le stesse dovranno essere riferite al periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e il 31/12/2023 (salvo eventuale proroga autorizzata). L’emissione ed il pagamento delle fatture dovrà essere compreso tra la presentazione della domanda e la presentazione della rendicontazione.

 

Contributo

Il contributo verrà concesso a fondo perduto fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo non superiore a euro 150.000.

La misura del contributo può essere incrementata di 10 e/o 5 punti percentuali nei casi previsti dall’articolo 3 del bando I contributi concessi ai sensi del presente provvedimento non sono cumulabili, per le stesse spese di investimento e per i medesimi titoli di spesa, con altri provvedimenti che si qualificano come aiuti di stato (sia in forma di regimi che di aiuti ad hoc) o siano concessi a titolo di un regolamento “de minimis”, ad eccezione degli aiuti di stato che prevedono costi ammissibili che non siano individuabili (come ad es. gli aiuti alla liquidità), nel rispetto degli importi massimi stabiliti dalle norme di riferimento ed in particolare dall’articolo 22 del Regolamento (UE) N. 2014/651 e ss.mm.ii..

Gli aiuti di cui al presente bando sono inoltre cumulabili con i provvedimenti fiscali che non si qualificano come aiuti di stato, nel rispetto delle regole previste da detti provvedimenti, a condizione che la somma delle intensità delle agevolazioni non superi il 100% della spesa.

Sono inoltre cumulabili con interventi di garanzia da parte del Fondo Centrale di Garanzia.

Le start up selezionate avranno l’opportunità di beneficiare di un servizio di informazione e orientamento offerto da ART-ER, in collaborazione con il sistema di incubatori, acceleratori e associazioni imprenditoriali, finalizzato a individuare percorsi e opportunità – anche di networking – a supporto dello sviluppo e dello scale up dell’iniziativa imprenditoriale, che in ottica di integrazione e complementarità al contributo regionale ne massimizzino l’impiego.

 

Presentazione delle domande    

Le domande possono essere presentate dalle ore 13 del 17 gennaio alle ore 13 del 17 febbraio 2023 esclusivamente online, tramite l’applicativo Sfinge 2020. Il presente bando è attuato con procedura valutativa a graduatoria, secondo i criteri e punteggi indicati nel bando.

 

 

 

 

veronica.formentini

Veronica Formentini
Responsabile Servizio Credito e Finanza FIASA - Federazione Industria Artigianato...

9 dicembre, 2022

Credito e Finanza