Bando regionale: finanziamento progetti di ricerca e innovazione industriale per soluzioni di contrasto alla diffusione del Covid-19

Veronica Formentini

23 aprile, 2020

Con la Delibera di Giunta n. 342 del 14/04/2020,, la Regione ha emanato un bando per sostenere progetti di ricerca e sviluppo concentrati su un arco di tempo limitato a 6 mesi, finalizzati allo sviluppo e sperimentazione di soluzioni (prodotti e servizi) innovative per il contrasto all’epidemia di COVID-19, in grado di essere quindi rapidamente industrializzate ed adottate su scala adeguata alla domanda almeno regionale.

 

Destinatari

Possono partecipare al bando:

1 – piccole, medie e grandi imprese, con sede legale o unità locale produttiva all’interno del territorio emiliano – romagnolo;

 

2 – laboratori di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della determinazione n. 23172 del 16/12/2019.

 

I progetti dovranno riguardare almeno uno dei seguenti obiettivi:

 

  1. fornire mezzi di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 e della più ampia famiglia di Coronavirus allo scopo di:

 

a)   prevenire focolai epidemici tra i pazienti e tra gli operatori sanitari;

 

b)  disporre di tecnologie diagnostiche rapide (ad esempio KIT diagnostici, diagnosi sierologica, ecc.), di minima             invasività, in relazione con le autorità competenti e i diversi ambiti di applicazione;

 

c) disporre di attrezzature evolute per adeguare i laboratori regionali a realizzare test di conformità e                                  certificazioni su dispositivi medici e di protezione individuale;

 

d) gestire, curare, monitorare in modo efficiente e sicuro pazienti infetti sia ospedalizzati che domiciliarizzati;

 

  1. rendere disponibili soluzioni per utilizzare materiali già esistenti, sperimentare nuovi materiali e trattamenti superficiali per la realizzazione di dispositivi di protezione individuale, o comunque per ridurre il rischio di contaminazione attraverso il contatto con le superfici;

 

  1. rendere disponibili soluzioni tecnologiche ed organizzative innovative in grado di ridurre il rischio di contaminazione e garantire la sicurezza delle persone sui luoghi di lavoro, sia in ambito produttivo che nel settore dei servizi.

 

Tali soluzioni potranno essere basate sull’applicazione di tecnologie digitali per la realizzazione di servizi o di prodotti informatici ma potranno anche riguardare altri aspetti legati ad esempio alla sanificazione degli ambienti, o a dispositivi per favorire il distanziamento fisico o temporale delle persone negli ambiti di fruizione. Rientrano in questo ambito anche lo sviluppo di soluzioni innovative per favorire il lavoro a distanza.

 

  1. rendere disponibili soluzioni tecnologiche innovative in grado di ridurre il rischio di contaminazione, garantire il distanziamento delle persone, gestire sistemi di monitoraggio della sicurezza in ambienti aperti al pubblico, con particolare attenzione ai luoghi dove vi è una significativa aggregazione di persone;

 

  1. Favorire la riconversione, anche parziale, di imprese verso la produzione di dispositivi di protezione individuale o comunque di prodotti e servizi volti alla gestione dell’emergenza, comunque limitatamente alle attività di ricerca, sperimentazione ed eventuale certificazione dei prodotti;

 

Le proposte dovranno riguardare lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni (prodotti o servizi) che possano immediatamente passare alla fase di produzione e commercializzazione al termine del progetto.

Per garantire comunque un significativo tasso di successo dei progetti e conseguire un rapido impatto sulla ripresa produttiva, saranno ammessi progetti che siano in grado di dimostrare di avere già ottenuto risultati positivi in termini di fattibilità tecnica su prodotti simili o analoghi e siano quindi in condizione di TRL di partenza minimo pari a 6-7.

I progetti non potranno riguardare copie di soluzioni già disponibili a mercato, ma dovranno presentare significative modifiche.

In nessun caso potranno essere finanziati progetti che riguardino la mera introduzione di tecnologie, applicazioni e dispositivi presso il proponente, anche se finalizzati alla messa in sicurezza del proprio luogo di lavoro, potrà comunque essere ammessa la sperimentazione nella propria azienda delle soluzioni progettuali proposte.

 

Spese ammissibili

 

1.Spese di personale adibito alle attività di ricerca, progettazione, sperimentazione, innovazione sino a un max del 50% delle voci da 2 a 5, con le specifiche indicate nel bando.

 

2.Spese per acquisto o locazione di strumentazione scientifica e impianti industriali, con le specifiche indicate nel bando.

 

– Per i proponenti che scelgono il regime di esenzione, tali spese sono ammissibili limitatamente alla quota di ammortamento (o al costo della locazione) per la durata del progetto, e in proporzione all’uso effettivo delle attrezzature nell’ambito del progetto

– Per i proponenti che scelgono il regime De minimis, è ammissibile la rendicontazione del 70% del costo storico del bene

 

3. Spese per l’acquisizione di servizi ad alto contenuto di ricerca scientifica e tecnologica, competenze tecniche, brevetti, licenze, risultati di ricerca, know-how nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato, le spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova. Sono ammissibili anche le spese per test di conformità e certificazioni di prodotto, qualora obbligatorie per la messa in produzione del prodotto.

 

4. Spese sostenute per la costruzione di macchinari prototipali (impianti pilota, macchinari, robot, linee produttive sperimentali), inclusi componenti, semilavorati, materiali commerciali, e loro lavorazioni tutti riferiti alla costruzione di tali prototipi e/o impianti pilota. Tali spese si riferiscono unicamente ad attività di sviluppo sperimentale. Sono esclusi i costi dei materiali minuti (attrezzi di lavoro, minuteria, articoli per la protezione del personale, e comunque componenti, materiali commerciali il cui costo sia inferiore a 100 €).

 

5. Costi per materiali di consumo utilizzati durante le prove necessarie allo sviluppo del progetto o per l’attività di sperimentazione del prototipo e comunque strettamente necessari all’attività di ricerca per una percentuale massima del 20% della somma delle voci di spesa da 1 a 4

 

6.Spese generali (costi indiretti), nella misura forfetaria del 15% della voce di spesa 1.

 

Caratteristiche dei progetti

 

I progetti dovranno prevedere un costo totale ammissibile non superiore a 150.000,00 euro e non inferiore a 10.000,00 euro.

Tecnicamente il bando si attua tramite:

l’Azione 1.2.2. che prevede il “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e all’applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione della strategia di S3”;

l’Azione 1.1.4. che prevede “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”;

secondo le rispettive regole.

 

I progetti presentati a valere sulla misura 1.1.4 dovranno prevedere necessariamente l’attivazione di un contratto di collaborazione con almeno una struttura di ricerca appartenenti alle seguenti tipologie con un ruolo qualificante il progetto.

1. strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna;

2. università, enti pubblici di ricerca, organismi di ricerca, italiani ed esteri;

 

Durata dei progetti e periodo di eleggibilità della spesa

 

I progetti sviluppati nell’ambito di entrambe le azioni, 1.1.4 e 1.2.2, dovranno essere completati entro 6 mesi a partire dalla data di concessione da parte della Regione Emilia-Romagna. Può essere concessa una proroga di due mesi, in seguito a richiesta debitamente motivata da presentare attraverso l’apposito applicativo messo a disposizione.

 

Contributo regionale

Il contributo massimo erogabile è pari all’80% del valore dell’investimento approvato per un massimo di 120.000,00 euro.

 

Regime di Aiuto

 

nel caso in cui il beneficiario scelga il Reg UE 1407/2013 (de minimis), il contributo è nella percentuale massima di 80%;

nel caso in cui il beneficiario opti per l’art. 25 del Reg UE n. 651/2014 (esenzione), il contributo è distinto in base alla tipologia di spesa:

 

– Ricerca industriale

50% per le grandi imprese

60% per le medie imprese

70% per le piccole

 

– Sviluppo sperimentale

 

25% per le grandi imprese

35% per le medie imprese

45% per le piccole imprese

 

La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a sportello.

 

La domanda di contributo potrà essere presentata nel periodo compreso tra le ore 10.00 del 27/04/2020e le ore 13:00 del 30/06/2020 tramite l’applicativo Sfinge 2020. Al raggiungimento della soglia dei 5.000.000 di richiesta del contributo lo sportello verrà temporaneamente chiuso

 

I beneficiari verranno selezionati mediante una valutazione sostanziale e di merito e il Comitato di Valutazione provvederà alla determinazione del punteggio e delle spese ammissibili, sulla base dei criteri e punteggi indicati nel bando.

 

La richiesta di erogazione andrà presentata entro 3 mesi dal termine del progetto.

 

veronica.formentini

Veronica Formentini
Responsabile Servizio Credito e Finanza FIASA - Federazione Industria Artigianato...

23 aprile, 2020

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